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18/012019

La CEDOLARE SECCA nei contratti concordati - aliquote scese al 10%

del 18/01/2019

Nonostante l'esiguo tempo che in questo periodo sono riuscito a dedicare allo spazio relativo agli aggiornamenti, inerenti le questioni immobiliari di comune interesse, ritengo dovuto ai tanti lettori comunicare che tramite il nuovo decreto, denominato "Piano casa", pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 marzo, il governo ha ridotto al 10% sui contratti in cedolare secca concordati, l'aliquota già oggetto di precedente riduzione dal 19 al 15%.
La misura è valida per il quadriennio 2014-2017 ed è applicabile anche nel caso di abitazioni date in affitto a cooperative o ad enti senza scopo di lucro, a condizione che siano sublocate a studenti con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione.
Per chi non fosse informato la cedolare rappresenta un’aliquota sostitutiva di Irpef, addizionali comunali e regionali varie, imposta di registro e di bollo sul contratto di locazione.
Come anticipato, l’opzione è valida solamente per i canoni concordati, spetterà quindi al locatore, stabilire, dopo aver fatto i conti, se gli conviene restare nel regime ordinario o accedere a quello della cedolare secca che dovrebbe portare un ragionevole sconto sull’affitto del canone per l’inquilino.
Laddove il proprietario decidesse di avvalersi dell’opzione, dovrà informare obbligatoriamente l’inquilino della decisione mediante lettera raccomandata, rinunciando all’aggiornamento del canone secondo i parametri Istat, ancorché questo fosse esplicitamente previsto dal contratto; quest’ultimo, se si intende aderire al nuovo regime, dovrà essere risolto, e sarà necessario siglarne uno nuovo.